Prestare auto: attenzione alle nuove regole del Codice della Strada
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Direttore: Alessandro Plateroti

Non puoi sempre prestare la tua auto: nuove regole e multe salatissime

Chiavi auto nuova

Una norma poco conosciuta del Codice della Strada potrebbe costarti migliaia di euro: ecco perché prestare l’auto non è sempre così semplice.

Prestare l’auto a un amico, a un collega o persino a un parente può sembrare un gesto del tutto innocente. Eppure, secondo quanto stabilito dall’articolo 94, comma 4-bis, del Codice della Strada, introdotto nel 2014 e tornato recentemente al centro del dibattito pubblico, esistono delle precise limitazioni. Ignorarle può significare andare incontro a sanzioni fino a 3.700 euro.

Ragazzo alla guida con cuffie

Le nuove regole sul prestito dell’auto: cosa dice il Codice della Strada

La norma è chiara: “Chiunque può guidare una macchina di cui non è proprietario”, ma a determinate condizioni. Per i familiari conviventi, non vi è alcun limite temporale: un marito può guidare l’auto della moglie, e viceversa, così come i figli che abitano ancora con i genitori possono farlo liberamente. In caso di controlli, sarà sufficiente dimostrare di appartenere allo stesso nucleo familiare.

Prestare l’auto a conoscenti: il limite dei 30 giorni

Il problema sorge quando il veicolo viene concesso in uso a soggetti esterni al nucleo familiare. Secondo il Codice, in questi casi non è possibile utilizzare l’auto per più di 30 giorni consecutivi senza effettuare una comunicazione formale alla Motorizzazione Civile.

Cosa significa questo, nella pratica? Che si può sì prestare l’auto a un amico, un cugino o un collega, ma “se il veicolo rimane a disposizione del soggetto per un tempo superiore a quanto stabilito”, allora è obbligatorio registrare il nuovo utilizzatore tramite un apposito modulo.

Particolare attenzione va posta anche ai figli che, pur essendo tali, non vivono più nella stessa abitazione del proprietario: anche in questo caso, valgono le regole previste per gli estranei al nucleo.

Sanzioni severe per chi non rispetta le regole sul prestito dell’auto

La posta in gioco è alta: secondo quanto previsto dal Codice della Strada, chi utilizza un’auto oltre i 30 giorni senza aver provveduto alla registrazione del comodato d’uso gratuito, rischia una multa da 728 a 3.636 euro. Ma non finisce qui: “La carta di circolazione è ritirata immediatamente da chi accerta le violazioni previste nei commi 4 e 4-bis ed è inviata all’ufficio competente del Dipartimento per i trasporti terrestri”, si legge nella norma.

La circolazione dell’auto viene quindi bloccata fino all’adempimento delle prescrizioni, con gravi disagi per il proprietario e l’utilizzatore.

Come evitare le multe: il comodato d’uso registrato alla Motorizzazione

La soluzione esiste e si chiama comodato d’uso gratuito. Si tratta di un contratto scritto con cui il proprietario del veicolo autorizza un’altra persona a utilizzare l’auto per un periodo definito o a tempo indeterminato.

Per rendere tutto legale ed evitare sanzioni, è necessario compilare il modulo TT2119 e presentarlo presso un ufficio della Motorizzazione Civile, allegando una dichiarazione firmata dal proprietario contenente i dati dell’utilizzatore, la targa del veicolo e il periodo di riferimento.

Oltre a garantire la legalità dell’utilizzo, questa procedura può tutelare anche dal punto di vista assicurativo, evitando spiacevoli controversie in caso di incidente o sinistri.

Prestare l’auto sì, ma con consapevolezza: cosa devono sapere gli automobilisti

L’intenzione della norma non è quella di penalizzare la solidarietà tra cittadini, ma di contrastare fenomeni di intestazione fittizia dei veicoli e di uso prolungato senza responsabilità diretta, che in passato hanno favorito l’evasione delle imposte e la circolazione di mezzi non assicurati o non revisionati.

Per questo motivo, chiunque intenda prestare o ricevere in prestito un veicolo per più di un mese deve informarsi e agire in maniera trasparente. Il rischio non è solo economico, ma anche legale e assicurativo.

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ultimo aggiornamento: 16 Aprile 2025 9:01

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